Sanremo 2021, Riccardo Muti contro i figuranti all’Ariston: “un’idea abominevole, raccapricciante”

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“La legge, come scritto nei tribunali, è uguale per tutti. E se si chiude, devono chiudere tutti. Sulla diatriba Sanremo e l’idea di usare figuranti pagati come pubblico per l’Ariston il mio giudizio è uno: è semplicemente una cosa abominevole. E tra l’altro potrebbe rappresentare un precedente gravissimo. Perché non dobbiamo avere un pubblico finto, non esiste. È un’idea raccapricciante, fa accapponare la pelle. È assurdo per gli interpreti e per il pubblico vero. Io spero che si possa riaprire il più presto e tornare tutti in scena”.

Così il maestro Riccardo Muti, notoriamente simpaticissimo, ha commentato dalle pagine de LaRepubblica l’ipotesi di far entrare all’Ariston 380 figuranti (tamponati e pagati, di fatto lavoratori dello spettacolo) rispetto ai 1242 posti solitamente utilizzati a Sanremo. Idea abbattuta dal ministro Dario Franceschini, con tutte le conseguenze del caso. Perché Amadeus e Fiorello sono stati lapidari: o si fa con il pubblico o non si fa.

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