Il prossimo 13 novembre uscirà su Netflix La Vita Davanti a Sé, ultimo atteso film con Sophia Loren, tornata per l’occasione a farsi dirigere dal figlio Edoardo Ponti. Al suo fianco l’esordiente Ibrahima Gueye.
È dal 2009, anno del deludente Nine, che la Loren non si fa vedere al cinema.
Sophia interpreta Madame Rosa, una superstite dell’Olocausto che si prende cura dei figli delle prostitute nel suo modesto appartamento a Bari. Accoglie anche Momo, un dodicenne senegalese che l’ha derubata. Insieme supereranno la loro solitudine, formando un’insolita famiglia.
Il film è l’adattamento contemporaneo del bestseller internazionale La vie devant soi di Romain Gary, già visto al cinema nel 1977 grazie a Moshé Mizrahi, che vinse l’Oscar come miglior film straniero, e con Simone Signoret in trionfo sia ai David che ai Cesar come miglior attrice.
“Non potrei essere più felice di collaborare con Netflix per un film così speciale – ha commentato Sophia Loren – Nella mia carriera ho lavorato con tutti gli studios più importanti ma posso dire con certezza che nessuno ha l’ampiezza di respiro e la diversità culturale di Netflix. Ed è proprio questo che apprezzo particolarmente. Hanno capito che non si costruisce una casa di produzione globale senza coltivare talenti locali in ogni paese, senza dare a queste voci l’opportunità di essere ascoltate. Tutti hanno il diritto di essere ascoltati, il nostro film parla proprio di questo e proprio questo è quello che fanno a Netflix”.