Solo Christopher Nolan poteva riuscire nell’impresa di resuscitare i cinema di tutto il mondo, da marzo praticamente ‘fermi’ causa pandemia.
Il kolossal Tenet, arrivato in Italia mercoledì scorso, ha di fatto compiuto un miracolo, con 2 milioni di euro incassati sul suolo tricolore.
Non si vedeva nulla di simile da febbraio. 271.367 italiani sono tornati in sala, sfidando le ansie da Covid-19, indossando mascherine, accettando serenamente l’obbligato distanziamento.
Nei 41 Paesi in cui è uscito, Tenet ha debuttato con 53 milioni di dollari. Ne è costati 220. Dovrebbe incassarne oltre 400 anche solo per pareggiare i costi.
Un’impresa titanica, con gli Usa e la Cina che attendono il suo arrivo. Un film colossale, un quadro di Esher in versione spy story quello scritto e diretto dal regista britannico, che io ho dovuto/voluto vedere due volte, per capirlo appieno. Complesso, travolgente, visivamente parlando incredibile, coraggioso, Tenet ribadisce la centralità del grande schermo in ambito cinematografico e l’unicità di un regista che osa, sfidando continuamente limiti produttivi e diktat hollywoodiani, dove si vorrebbe vedere sempre la stessa solfa.
Nato in IMAX, Tenet in tv affonderebbe immediatamente. Tenet è Cinema alla massima potenza. L’inaffondabile e immortale Cinema. Checché ne dica il Coronavirus.