“Maschilista? Forse si è sbagliata, voleva dire giornalista“. “Non so cosa sia il maschilismo. Non ho fatto altro che fare il giornalista. Questo sì, l’ho fatto. Se vuol dire mancare di rispetto a qualcuno, allora mi arrendo. Di tutte le cose che si poteva inventare è la più surreale. Mia mamma è una storica femminista italiana, è stata consigliere delle Pari opportunità a Palazzo Chigi, vengo da una famiglia molto aperta. Mi è dispiaciuto perché davvero non so cosa sia il maschilismo”.
Così Alberto Matano, dopo settimane di silenzio, è tornato dalle pagine de LaRepubblica sull’incredibile attacco di Lorella Cuccarini, collega di studio che l’aveva accusato di essere ‘maschilista’.
“Come ho fatto in diretta, l’ultima puntata, ringrazio anche adesso Lorella”, ha continuato Matano. “Non ci conoscevamo, ci siamo trovati all’improvviso a vivere un’esperienza epocale. Siamo andati avanti anche quando la rete ci ha chiesto uno spazio maggiore, quattro ore, dandoci forza l’un l’altro. Insieme abbiamo fatto qualcosa di utile: servizio pubblico. Conservo quello che c’è di buono, quello che si è visto in onda è la verità. La migliore risposta a qualsiasi polemica e falsità“.
Quando si dice essere un signore.
E Lorella muta.