Premessa fondamentale: presentato in Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2019, Ema di Pablo Larrain era il mio Leone d’Oro. Il capolavoro che mi ha folgorato alla prima visione in sala Darsena.
Neanche a dirlo, Ema di Pablo Larrain è tornato a casa a mani vuote.
Passato un anno esatto, il meraviglioso Ema arriva nei cinema d’Italia grazie a Movies Inspired dal 2 settembre, con l’ambito riconoscimento del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani – SNCCI, che ha eletto EMA “Film della Critica” del mese con questa motivazione.
“Abbandonando temporaneamente la rilettura della Storia del suo Paese per guardare al presente, Larraín fa a pezzi il concetto di famiglia, tra corpi danzanti, musica e scorribande notturne. Fascino magnetico, natura anti-sociale, donna e madre secondo regole proprie, Ema incendia, ama, crea e distrugge. La sua figura esile e potente rappresenta un nuovo, rivoluzionario, corrosivo modello femminile, in un film spiazzante e visionario, massima espressione del contemporaneo.”
Interpretato da Marianna Di Girolamo, Gael García Bernal e Paola Giannini, Ema ruota attorno a questa giovane ballerina che decide di separarsi da Gastón dopo aver rinunciato a Polo, il figlio che avevano adottato ma che non sono stati in grado di crescere. Per le strade della città portuale di Valparaíso, la ragazza va alla ricerca disperata di storie d’amore che l’aiutino a superare il senso di colpa. Ma Ema ha anche un piano segreto per riprendersi tutto ciò che ha perduto.
Film spaziale, danzante, musicale, conturbante, emotivo, straniante, pura esperienza visiva.