“Cosa ci fanno queste nella musica?”. Peccato che nel mercato discografico odierno – con la musica trasformata in marketing (e la presenza della Ferragni nel brano di Baby K ne è l’emblema) – la situazione, rispetto al calcio, si ribalti: le “pippe” a giocare comode per il vertice, la qualità costretta a guardare dalla panchina. E peccato per Giusy Ferreri: una potenziale Juve (pensate a brani come “Stai fermo lì” o “La scala”) che si comporta da Genoa, considerata l’etichetta – che ha voluto cucirsi addosso – di cantante solo da tormentoni.
Così InfoMusica ha stroncato La ISLA, orrendo pezzo di Elettra Lamborghini feat. Giusy Ferrari, dandogli un bel e sonoro DUE in pagella.
Apriti cielo.
La Lamborghini, che evidentemente pensa di essere Dua Lipa, ha sbroccato sui social, perché a suo dire i recensori del sito loderebbero solo i “pezzi che non si incula nessuno. Siete i critici della sagra della salsiccia”.
Come se un critico dovesse giudicare in base alla popolarità dell’artista o all’eventuale successo di pubblico.
Se così fosse, cara Lamborghini, Christian De Sica e Massimo Boldi dovrebbero avere una casa stracolma di David di Donatello e Nastr d’Argento.
Ma così non è, fortunatamente.
L’artista, quello con la A maiuscola, sa tacere e incassare soprattutto dinanzi alle critiche. Anche le più aspre. Quello che rosica, attacca, svacca, si presenta per quello che è.
Poca, pochissima cosa.
Update: quando la toppa è peggio del buco.