Chromatica di Lady Gaga, il piacere del pop che fa il pop – il pagellone

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E alla fine arrivò Chromatica.
Con quasi due mesi di ritardo rispetto all’iniziale uscita prevista, il sesto disco di Lady Gaga è finalmente diventato realtà, riportando la Germanotta ad un puro ed essenziale pop.
Un ritorno alle origini per Gaga, a quel triennio 2008/2011 che precedette il decollo di brocca causa intenzione di ‘scrivere la storia della musica’ con il notevole Artpop. Lallero.
Joanne, nel 2016, è stata una delusione commerciale, mentre A Star is Born ha tramutato la Germanotta in attrice candidata agli Oscar, nonché premiata grazie al fantastico tormentone Shallow.
E ora eccoci qui, dinanzi ad un album che è una piacevolezza dance, che evidentemente non pretende di cambiare l’universo conosciuto, limitandosi a fare quel che probabilmente aveva intenzione di fare. Divertire, ballare. Nè più nè meno. Non sta scritto da nessuna parte che ad ogni progetto una cantante debba dare trovare il senso della vita o farsi megafono politico. Si possono anche pubblicare album unicamente e semplicemente pop, senza dover scomodare i massimi sistemi filosofici de sta granceppa.
Chromatica rischia poco ma fa il suo con estremo piacere, scorrendo via tra discutibili singoli, qualche brano tendenzialmente inutile e ottimi pezzi. Ci ritroviamo nuovamente di fronte ad una rinascita della dance tanto amata negli anni ’90, riscoperta a cavallo tra i due millenni e da Gaga già cavalcata al debutto. E io non posso che esserne felice.

Il pagellone

Chromatica I – NC
Alice – 6.5
Stupid Love – 6+
Rain on Me (with Ariana Grande) – 6.5
Free Woman – 7.5
Fun Tonight – 8
Chromatica II – NC
911 – 7
Plastic Doll – 6
Sour Candy (with Blackpink) – 7+
Enigma – 7.5
Replay – 6+
Chromatica III – NC
Sine from Above (with Elton John) – 8
1000 Doves – 6+
Babylon – 7

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