Sto vedendo cose, signor Virus. In rete ho appena scovato Madonna, dico la popstar, filosofeggiare dentro una vasca da bagno piena di petali, aggrappata al rubinetto dell’acqua calda. Ha scoperto, la beata insaponata, che il tuo arrivo ci ha reso tutti uguali: ricchi e poveri, famosi e anonimi, giovani e attempati. Tutti sulla stessa barca. Anche se, permettimi, a bordo affogano quasi solo gli anziani, e qualcuno vive la sua reclusione in una cabina di prima classe e qualcun altro pigiato nella stiva. Non trovi più onesto il video del vecchio Bob De Niro, che si è limitato a fare il buttadentro, dicendo ai fan: «Restate a casa, io vi controllo!». Nessuna retorica intorno agli effetti mirabili della pandemia sull’animo umano.
Signor Virus, come se non bastassero la reclusione e la puzza d’amuchina, ogni giorno c’è qualche vip avido di soldi e di fama, pronto a spiegarci che tu ci farai diventare più saggi e meno avidi. Si sa che la paura di morire compie miracoli di introspezione. Però, come tutte le emozioni, di solito si esaurisce con la situazione che l’ha causata. Correggimi, tu che la sai lunga perché vieni da lontano, ma l’apertura del cuore e la consapevolezza sono il risultato di un duro lavoro su sé stessi. Non vengono elargiti di colpo da una circostanza esterna. Altrimenti, considerato lo sproposito di guerre ed epidemie che ti hanno preceduto nei millenni, adesso dovremmo essere tutti santi e madonne, su questa barca.
Così Massimo Gramellini, sul Corriere della Sera, ha commentato la sparata Instagram di Madonna di pochi giorni fa, all’attacco di quel Coronavirus che a suo dire non farebbe distinzioni tra ricchi e poveri. Facile a dirsi, quando sei recluso ner “villone de Velletri”.