Secondo quanto riportato da Dagospia, dietro gli isterici attacchi della politica italiana a Sanremo 2020 e al discusso rapper Junior Cally ci sarebbe un preciso rifiuto di Amadeus.
Un bella porta in faccia chiusa a POVIA e al lombardo Davide Van De Sfross.
Povia, ex trionfatore con l’aberrante Vorrei avere il Becco e scandalosamente secondo con Luca era Gay, avrebbe la stima di Marcello Foa, chiacchieratissimo sovranista presidente Rai imposto dalla Lega di Salvini, ma Amadeus non avrebbe battuto ciglio, rimbalzando il ritorno di Povia all’Ariston.
Fortunatamente, mi verrebbe da dire.
Perché negli ultimi 10 anni Povia ha sparato pubblicamente talmente tante di quelle assurdità (tra vaccini, terremoti e follie sull’omosessualità) da non meritare alcun tipo di palco televisivo.
Censura? Assolutamente sì, ma non nei confronti dell’artista, o di una ‘canzone’, bensì proprio dell’uomo, del personaggio Povia, che si è ampiamente meritato l’oblio mediatico. Nel dubbio, il diretto interessato l’ha presa sportivamente, via Facebook. Dall’Ariston a Salsomaggiore è n’attimo.