“Fa impressione considerare quanto ultimamente bisogna stare attenti quando si parla per non essere fraintesi. Non penso che Amadeus sia sessista o maschilista ma che abbia inteso Sanremo come una festa e abbia mischiato le carte: il suo scegliere giornaliste e belle ragazze credo miri ad accontentare tutti. Credo che abbia sbagliato a usare dei termini. In generale, penso abbia ragione Lilli Gruber quando dice che se tu fai un lavoro, che sia uomo o donna devi essere pagato nello stesso modo. E penso anche che per le donne è più complicato farsi valere. Ma dobbiamo anche essere più solidali tra noi, lo siamo poco”.
Così Maria De Filippi, via Corriere della Sera, ha spezzato una lancia in favore di Amadeus, da settimane sul tritacarne mediatico causato dal Festival, ormai prossimo all’arrivo.
La conduttrice Mediaset ha preso anche le difese di Junior Cally, che tutti gli schieramenti politici vorrebbero fuori dal Concorso, avallando di fatto una censura causa canzoni precedentemente pubblicate.
“Ho avuto un caso simile ad Amici, con Skioffi. I prof lo avevano giudicato per le canzoni che aveva portato, poi sono usciti i precedenti. Ho chiesto un parere ai giornalisti musicali, gli ho fatto spiegare le frasi che aveva cantato. Ha detto cose simili a Cally: sosteneva di essersi ispirato ad alcuni film. Alla fine è rimasto: io credo che la componente artistica conti”.
Fine.