“Ormai c’è una certa incompatibilità tra me e il Festival di Sanremo. Non arrivo da un reality, non ho una delle grandi case discografiche alle spalle. Mi ha consolato vedere la lista degli esclusi: penso che abbiano fatto uno scherzo ad Amadeus e l’abbiano sostituita con l’altra...”. “Amadeus l’aveva sentita e mi aveva detto che era una canzone importante. Evidentemente non abbastanza”. “Questo è un dolore. Non per me, ma per mio fratello Gianni. Nel 2010 ha avuto un ictus che gli ha paralizzato metà del corpo. È sempre stato il mio idolo, ma persino dopo quell’evento mi ha dato l’ennesima lezione di vita. Avrebbe potuto diventare depresso, egoista, si sarebbe potuto incattivire. Tutte cose legittime. E invece ha affrontato l’ictus con dignità. Nei primi tempi, quando mi scoraggiavo preoccupata, mi dava un colpetto con la mano sinistra sulla coscia, come per dire: guarda che sto bene”. L’ictus gli ha colpito la porzione di cervello delegata alla parola, ma non quella alla musica. Quando lo chiamo, io parlo come un fiume e lui dice sì, sì, no, no. Poi comincia a farfugliare e allora mi faccio passare sua moglie che è una interprete bravissima. Dopo l’ictus aveva paura di riavvicinarsi al pianoforte, teme lo stress. Però canticchia, emettendo dei suoni. Una volta ha improvvisato una melodia, l’ho registrata con il telefonino e ho coinvolto gli altri due fratelli per metterla in musica e scrivere il testo. Quella è la nostra canzone” (via SoundsBlog).
Così Marcella Bella, intervistata da Elvira Serra per il Corriere della Sera, ha confermato la bocciatura di Amadeus per Sanremo 2020, a quasi 50 anni da quel Montagne Verdi che la vide arrivare settima nel 1972.
Un Amore Speciale il brano proposto, che io avrei infilato sempre e comunque tra i 24. Come fai a dire di no ai Bella di nuovo all’Ariston. Come.