Ho visto pochissimo della nuova stagione di X Factor, se non quello pseudo fenomeno virale che canta Carote (11 milioni di visualizzazioni), canzoncina cretina condita da rime e poco più che di fatto rimarca la pochezza musicale del momento italico e soprattutto dei suoi fruitori, ma quanto accaduto nelle ultime ore alla dolce Malika Ayane, giudice del programma, va condannato fermamente.
La Ayane è stata infatti travolta dagli insulti social dopo le scelte effettuate ieri durante i Bootcamp, tanto da costringerla a prendere posizione.
Mi sono svegliata molto amareggiata leggendo parte dei commenti alla puntata di ieri. Tranne alcuni molto creativi nell’inadeguatezza, il livello di linguaggio e di pensiero é veramente basso. Basso e violento. Inaccettabile. Non si tratta di orgoglio ferito perché contestata ma di delusione per come ancora in molti confondano la critica con l’offesa e per come il livore divori certe persone e ne accechi l’intelligenza. Le sole parole che si possono utilizzare con leggerezza, sono quelle d’amore. Per le altre vi consiglio di ragionare con calma e sceglierle con cura. Sono una donna adulta e strutturata quindi vi concedo di sentirvi dei paladini della giustizia per avermi chiamata ‘cogliona’ o ‘puttana razzista’. se al mio posto ci fosse stata una persona fragile o delicata avreste potuto fare dei danni. Siate più responsabili, siate l’esempio positivo.
Poche ore dopo la stessa produzione è intervenuta, condannando qualsiasi commento offensivo e ricordanto a tutti come la musica sia AMORE, come dovrebbe UNIRE e non dividere.
Quando capiremo dove ci stanno portando i social, così pieni di rancore, odio e volgarità, sarà troppo tardi.