“Over the Rainbow”, cantava Judy Garland, entrando da subito nella Storia.
Esattamente 80 anni fa, era il 25 agosto del 1939, usciva nei cinema d’America Il Mago di Oz del grande Victor Fleming, nello stesso anno in trionfo grazie a Via col vento.
Tratto da Il meraviglioso mago di Oz, primo dei quattordici libri di Oz dello scrittore L. Frank Baum, il film venne nominato a sei Oscar, vincendone due per la colonna sonora e la miglior canzone originale, ovvero quella Over the Rainbow di Harold Arlen e E. Y. Harburg che da subito divenne inno LGBT.
All’epoca la Garland era praticamente sconosciuta, 17 anni appena e un ruolo che la fece decollare, portandola successivamente a vincere un Oscar giovanile assegnatole nel 1940 e un Golden Globe, fino alla precoce morte nel 1969.
Proprio per sostenere il peso del ruolo e i ritmi del set de Il Mago di Oz, Judy venne spinta dal boss della MGM, Louis B. Mayer, ad assumere ricche dosi di farmaci, dai quali rimarrà dipendente per tutta la vita.
“Da qualche parte oltre l’arcobaleno, lassù in alto, C’é un paese di cui ho sentito parlare una volta in una ninna nanna. Da qualche parte oltre l’arcobaleno i cieli sono blu, e i sogni che hai il coraggio di sognare diventano realtà”, cantava la dolce e sognante Garland, con i gay d’America, all’epoca nascosti e impauriti, che iniziarono a chiamarsi tra di loro “gli amici di Dorothy”, alludendo al proprio orientamento sessuale senza che le altre persone presenti capissero il senso della discussione. Semplicemente Il Mago di Oz. 80 anni e non sentirli.