14 puntate, dal 13 marzo scorso a ieri, con Mediaset che l’aveva pregata per farne altre due, ricevendo in cambio un gentile ‘macchiteseincula’, vista la lunghissima stagione tv appena conclusa.
Barbara D’Urso ha vinto la sfida più ardua, quella di Live – Non è la D’Urso, talk pomeridiano trascinato a forza in prima serata, per poi sfociare nella terza, con chiusure notturne pur di strappare quel punticino di share in più che fa sempre la sua porca figura.
14 puntate che hanno calamitato una media inferiore ai 3 milioni di telespettatori (ieri 2.6), con il picco dei 4 milioni del 29 maggio scorso, quando il Pamela Gate è esploso con fragore.
Mark Caltagirone e il trittico Prati – Donna Pamela – Eliana, che “NO NON E’ GOSSIP”, hanno segnato questa prima stagione di Live, caratterizzata dalle clip ultra-trash e dai commentatori improponibili, dalle risse alle buste choc, dalle sfuriate ai ritorni clamorosi (Fabrizio Corona e Lele Mora), fino alle dirette infinite. Perché senza quella folle chiusura notturna, lo share sarebbe precipitato e allora altro che caffeucci mattutini. Barbara D’Urso ha costruito una trasmissione a immagine e somiglianza del suo pubblico, che conosce perfettamente, cavalcando tutto ciò che il web settimanalmente vomitava, proponeva, chiedeva a gran voce. Gif vivente, la dottoressa Giò risponde oramai alle esigenze dei social, raccogliendo in prima serata quanto seminato al pomeriggio, alla domenica, dal suo Grande Fratello stravolto.
Un contenitore ultra-pop dalla credibilità semplicemente inesistente, a tal punto che ieri notte, abbondantemente dopo l’una, Francesca Cipriani ha fatto outing nei confronti di Walter Nudo, sostenendo che quest’ultimo starebbe frequentando un uomo. Il diretto interessato ha riso per 20 minuti, la D’Urso non le ha neanche dato corda e in trasmissione nessuno ha provato ad allacciarsi all’ultimissima boutade televisiva di un talk che in 100 giorni ha saputo conquistarsi uno spazio che difficilmente riusciranno a togliergli, quando tra qualche mese riprenderà vita a furor del suo popolo. Anche se scovare un altro salvifico Pratiful, onestamente parlando, sarà molto complicato.
AUDITEL Live – Non è la D’Urso
1 – 2.796.000 telespettatori – 17,1% di share
2 – 2.331.000 telespettatori – 14% di share
3 – 2.140.000 telespettatori – 13,2% di share
4 – 2.515.000 telespettatori – 14,1% di share
5 – 2.369.000 telespettatori – 13,2% di share
6 – 2.827.000 telespettatori – 16,5% di share
7 – 2.475.000 telespettatori – 14,9% di share
8 – 2.369.000 telespettatori – 14,5% di share
9 – 2.911.000 telespettatori – 17,7% di share
10 – 3.916.000 telespettatori – 18% di share
11 – 3.184.000 telespettatori – 19% di share
12 – 3.030.000 telespettatori – 20% di share
13 – 2.876.000 telespettatori – 19,4% di share
14 – 2.6 milioni di telespettatori – 18.3% di share