“Volevano togliere dal film droga e sesso… ma fanno parte della mia vita”.“Ero al cinema da quindici minuti quando ho cominciato a piangere. Ma non piangevo una lacrimuccia ogni tanto, singhiozzavo distrutto emotivamente. Guardavo la mia famiglia – mio padre, mia madre, la mia tata – nella vecchia casa di Pinner Hill Road a fine anni ’50, cantando I Want Love, canzone scritta da me e Bernie Taupin nel 2001. Sapevo che era nel film, ma non sapevo come l’avrebbero usata”.
“Ho dato qualche suggerimento, ho detto sì o no ad alcune importanti decisioni e ci siamo incontrati due o tre volte con Taron Egerton, che mi interpreta. Ma altrimenti mi tenevo alla larga da Rocketman, lasciando che mio marito David [Furnish] fosse il mio sguardo e le mie orecchie sul set ogni giorno. Ho pensato che sarebbe stato scomodo per tutti avere la persona di cui il film parlava in agguato sul set…”.
“Non sono mai stato molto interessato a guardare indietro alla mia carriera. È successo, sono incredibilmente grato, ma sono più interessato a quello che farò in futuro piuttosto che a quello che ho fatto 40 anni fa. Ma ho cominciato ad affrontare le cose in un modo diverso quando ho avuto figli. Avevo 63 anni quando nacque il nostro primo figlio, Zachary, 65 anni quando è arrivato Elia. Mi è piaciuta l’idea che avessero un film e un’autobiografia, dove ero onesto…”.
Così Sir Elton John, via The Guardian, ha parlato dello splendido Rocketman, musical biografico dedicato alla sua incredibile esistenza.
Senza censure, come avvenuto con il sopravvalutato Bohemian Rhapsody, senza inutili e fastidiose edulcorazioni.
In Rocketman c’è droga, alcool, sesso gay.
C’è tutto Elton John, nel bene e nel male, con le sue incredibili hit e un fiume di idee che il regista, Dexter Fletcher ha sapientemente incastrato, tra una coreografia e l’altra.