“Non si parla male dei colleghi. E’ una cosa che trovo poco elegante. Lei ha fatto la sua Isola, io ho fatto la mia, ognuno ha il suo modo di condurre. La cosa che mi fa sorridere è che noi abbiamo iniziato insieme. Anche se il ‘gobbo’ può essere fondamentale e non bisogna denigrare i suggeritori, ora ho quasi 47 anni, sono quasi trent’anni che faccio questo mestiere e mi viene da ridere quando si parla di copione o di uso del ‘gobbo’, perché non sarei ancora qui dopo 30 anni, ne avrò avuti di successi! C’è bisogno di solidarietà tra colleghe. E’ un peccato che non ci sia e che si debbano andare a dire delle cose che secondo me sono un segno di debolezza”.
Così Alessia Marcuzzi, sabato ospite di Verissimo, ha replicato a Simona Ventura che un mese fa, via Vanity Fair, l’aveva così criticata: ”Non ho visto niente, preferisco non guardare lo scempio che è stato fatto, è un dolore troppo grande. L’Isola in cui io ho investito passione, sangue, lavoro, sudore è diventata un’altra cosa, declinata in stile ‘Grande Fratello on the beach“. “Io mi sarei comportata diversamente, opposta con il corpo. Condurre un programma non significa solo avere il copione e leggere un gobbo“.
Team Alessia o Team Simona?