“Mi hanno dato del coatto, fascista, omofobo, ma la verità è che non sono niente di tutto questo. Io di politica non ne so, e le generalizzazioni, come le strumentalizzazioni, mi amareggiano. Ho agito d’istinto, ed esprimersi d’istinto è pericoloso. Ma è il mio carattere: schietto, incontrollabile. Sto lavorando per migliorare. Ho pensato che chiedendo scusa sarei tornato a far parlare di me ma non della mia musica”
Così Ultimo, via Vanity Fair, è tornato sulla delirante sbroccata all’ultimo Festival di Sanremo, contro tutto e tutti per essere arrivato SECONDO (non sedicesimo). Tanto oggi come oggi basta definirsi ‘schietti’, e la si butta in caciara.