Impossibile dar loro torto.
Da iscritto all’Ordine dei Giornalisti, ho trovato eccessivo certo tifo da stadio, le urla, il continuo riprendersi con gli smartphone, il cantare a squarciagola che rimbalzava sui social serata dopo serata.
Sanremo è una festa, verissimo, ma la sala stampa incide sul podio finale e dovrebbe comportarsi di conseguenza. In modo rispettoso, nei confronti di tutti. Anche perché l’immagine che traspare all’esterno, sbagliatissima perché nel corso di un simile evento ci si fa un culo grosso come una capanna dormendo poche ore e mangiando poco o niente per giorni, è quella fuorviante del totale cazzeggio. E a rimetterci, ovviamente, è l’intera categoria, già di suo messa alle strette da politicanti e populisti che vorrebbero imbavagliare qualsiasi voce critica.
Detto ciò, ho clamorosamente rivalutato i tre ragazzi de Il Volo, nel corso dell’ultima settimana. Perché non hanno mai battuto ciglio. Sempre disponibili, sorridenti, mai una parola fuori posto. Eppure vendono uno sproposito, sono famosi in tutto il mondo, riempiono palazzetti. E’ così che si sta al mondo.
Questo è il video in cui alcuni giornalisti nella sala stampa di #Sanremo2019 esultano al terzo posto de @ilvolo gridando felici: “Merde”. Io vi prenderei a calci in culo fino alla fine del mondo: idioti, coglioni e buffoni. pic.twitter.com/7C588AzUfF
— Francesco Facchinetti (@frafacchinetti) 10 febbraio 2019