‘Fuori i partiti dalla Rai’, tuonavano quando erano alle opposizioni, per poi averla completamente lottizzata, spartendosela come mai si era visto nella Storia della Repubblica italiana.
5 Stelle e Lega hanno divorato la Tv pubblica, piazzando uomini graditi in qualsiasi poltrona, con inevitabili conseguenze.
Ieri, infatti, Claudio Baglioni ha tuonato contro il Governo sulla questione migranti, scatenando prima la reazione social del ministro estremista Matteo Salvini («Baglioni? Canta che ti passa, lascia che di sicurezza, immigrazione e terrorismo si occupi chi ha il diritto e il dovere di farlo»), ed ora, parola de La Stampa, la neo direttora di Rai 1 Teresa De Santis, che avrebbe deciso: «Baglioni mai più all’Ariston se ci sono io».
Un vero e proprio editto sanremese in stile Berlusconi dei tempi che furono, con vere e proprie minacce a mezzo stampa che ormai neanche indignano più l’italiano medio.
Ed è questo, ad essere preoccupante.
Perché dinanzi all’arroganza, alla prepotenza, all’ignoranza, alle sistematiche menzogne e alla conclamata’ incapacità politica, nessuno più si indigna.