“Ho chiesto in questi giorni a molti volti noti della televisione e del giornalismo italiano di aderire al mio partito e essi mi hanno risposto che non vedono l’ora di farne parte. Sono sicuro che governeremo l’Italia entro un paio di anni. Ho scelto Unione Cattolica perché è l’unico partito politico, esistente in Italia, che si fonda sui principi della filosofia cristiana, che fa del perdono il suo punto focale”. “Desidero mediante la mia attività politica, aiutare chi sta male, chi è povero, chi è indifeso. In poche parole, desidero poter offrire a tutti una seconda possibilità, quando essi sbagliano. La politica deve dirigere il proprio fine al servizio del bene comune e non a favore degli interessi di pochi. Siamo il partito politico che pone i temi dell’aiuto, della ‘buona parola’, ossia della parola costruttiva, che non offende, ma che incoraggia, del riscatto morale, del riscatto sociale, dell’integrazione e della riabilitazione al centro della propria missione. Chi ha sbagliato deve essere riabilitato e reinserito dignitosamente nell’ambito della società civile ed umana, come ci insegna il Cristianesimo”. “Tutti gli uomini siano uguali e, per tale motivo, non devono esistere distinzioni legati alla razza, al sesso, alla ricchezza ed al potere. In tal modo vivrà una società accogliente, solidale e a misura umana. Unione Cattolica si batte per il raggiungimento di questi obiettivi. Forte di tali ideali, ben presto, Unione Cattolica si affermerà a tal punto da diventare un partito di governo, un partito di ampie dimensioni, in quanto in esso i cittadini si riconosceranno”.
Così Lele Mora, proprio colui che teneva Faccetta Nera come suoneria nel proprio cellulare, ha commentato la sua nomina a segretario del Partito Unione Cattolica, guidato da Ivano Tonoli. D’altronde se un ex bibitaro è diventato vice-premier, si sarò detto Mora, perché non io.