“Ho avuto una forte depressione e il suicidio accarezzava i miei pensieri”. “Dopo la morte di Anthony ho sentito il suo dolore sulla mia pelle”. “Se dovessi farlo io so che quel dolore potrebbero sentirlo i miei figli”.
“Io diciannove anni fa scrivevo per Vittorio Corona (il padre di Fabrizio, ndr). Nei suoi confronti avevo un senso di ammirazione estrema, difficile da spiegare”. “Nel 2007 ho incontrato per la prima volta Fabrizio, per caso, a Roma”. “Mi guardava, io non lo conoscevo, e gli ho chiesto: come mai hai tatuato la scritta Corona? E lui mi ha risposto che l’aveva fatto in onore di suo padre Vittorio, che era morto poco tempo prima”. “Mi sono messa a piangere e l’ho abbracciato”. “Ero devastata. Ricordo che Fabrizio è rimasto paralizzato. Ma io piangevo e basta senza vergogna”. “La sua ospitata in TV nel reality l’ho vista da Casa”. “Ma ad un certo punto ho spento il televisore. Quando ho iniziato a vedere la sua rabbia sono fuggita. Ho spento e ho detto: Non è lui!”. “Non era un combattente, ma un bullo pur avendo le sue ragioni. Nel mio cuore ho scelto di tenere dentro quello che io percepisco di lui. Non quello che gli altri hanno visto. Me ne sono altamente fregata”.
Così Asia Argento, via CHI, è tornata a raccontarsi, 24 ore dopo la diffusione del suo primo bacio pubblico con Fabrizio e poche ore dopo la clamorosa sfuriata social con la madre Daria.
Questa mattina, invece, fase ‘relax’ con citazione paterna.