“Ho avuto la fortuna di essere educato … Sono andato in una scuola progressista di arte liberale per tutta la mia vita e al sesto anno ho avuto un insegnante che ha presentato l’idea della sessualità esistente su uno spettro. Non è vero che esisti al 100% in una cosa e al 100% nell’altra. Da quel momento in poi, mi sono sempre identificato come esistente all’interno di quello spettro”.“Lo vedo come qualcosa di più fluido, non solo bianco e nero”.
Così il talentuoso Lucas Hedges, candidato agli Oscar grazie a Manchester by the Sea e star del film Boy Erased (qui la mia recensione), film contro le teorie riparative, si è raccontato da Ellen.
In passato, nel corso di un’intervista con Vulture, Hedges era stato ancor più esplicito, sottolineando come “nelle prime fasi della mia vita, alcune delle persone che più mi avevano infatuato erano i miei migliori amici maschi. È stato così durante il liceo, e penso di essere sempre stato consapevole che mentre la maggior parte dei ragazzi era attratta dalle donne, io esistevo su uno spettro. Mi vergognavo di non essere al 100% attratto dalle donne, perché era chiaro che una parte della sessualità presenta problemi e l’altra no”. “Mi riconosco come esistente su quello spettro: non totalmente etero, ma neanche gay e non necessariamente bisex”.
Insomma, bella caciara.