Sono ufficialmente in vacanza, ma non potevo esimermi dal celebrare il 60esimo compleanno della più grande e iconica popstar mai apparsa sulla faccia della Terra.
Madonna Louise Veronica Ciccone, Regina indiscussa della musica degli ultimi 35 anni.
Artista femminile dalle maggiori vendite della storia della musica, con all’attivo 350 milioni di dischi in tutto il mondo, di cui 95 milioni nei soli Stati Uniti d’America, quasi un miliardo di dollari in banca, 50 Billboard Music Awards vinti, 7 Grammy Awards, un Golden Globe come migliore attrice e uno per la migliore canzone originale, attrice, doppiatrice, sceneggiatrice, regista, cantante, autrice, musicista, produttrice, filantropa, moglie, madre, semplicemente mito immortale e indistruttibile, in grado di attraversare decenni, lanciare mode, distruggere rivali.
60 anni e non sentirli, perché lei probabilmente ne sente addosso poco più della metà, Madonna non è soltanto un nome, bensì un marchio, un’icona da venerare, simbolo di trasgressione e coraggio, trasformazione e rivoluzione.
Mai scontata, sempre un passo avanti rispetto a tutto e tutti, provocatrice nata e schiena dritta nel portare avanti battaglie a lungo schivate da colleghi e politici, Madonna non ha mai dovuto chiedere, se non probabilmente all’inizio.
Poi, una volta conquistato il trono, ha cominciato a dettare legge, a farsi carico di ogni responsabilità, a scegliere i migliori collaboratori su piazza, a perfezionarsi, a studiare, ad inventare. Ha sfornato hit monumentali per 4 decenni ininterrotti, fatto ballare e cantare almeno 3 generazioni, calamitato critiche e applausi veneranti, arrivando oggi ad un traguardo tondo tondo che dinanzi al suo cospetto si scioglie come neve al sole. Perché i 60 anni di Madonna sono i 30 di qualsiasi altro comune mortale, tanto dall’avere in canna un nuovo disco, un nuovo tour, si dice persino un nuovo film, mentre il figlio sogna di sfondare nel mondo del pallone e lei, mamma volata a Lisbona per tramutare in realtà quel desiderio, ringiovanisce in Portogallo.
In questi ultimi 20 giorni ho celebrato i suoi 60 anni con un countdown quotidiano legato ai suoi principali capolavori.
Tanti altri ne sono rimasti fuori, a fatica, ma oggi, giorno del fatidico compleanno, è doveroso posizionare tutti quei brani.
Con una chart definitiva, e complicatissima. Mia, assolutamente personale.
Tanti auguri Madge.
20) Masterpiece
19) Express Yourself
18) Ray of Light
17) Into the Groove
16) Papa Don’t Preach
15) I’ll Remember
14) Nothing Fails
13) Drowned World/Substitute for Love
12) Open Your Heart
11) The Power of Good-Bye
10) Deeper and Deeper
9) La Isla Bonita
8) Hung Up
7) Take a Bow e You’ll See
6) Vogue e Like a Virgin
5) True Blue
4) Live to Tell
3) Borderline
2) Like a Prayer
1) Frozen