“Per prima cosa fammi dire che supporto i lavori e le opportunità create dal reboot di Streghe. Ma non ho mai capito cosa ci sia di orgoglioso, divertente o femminista nel realizzare uno show che sostanzialmente parte dal presupposto che le attrici originali sono troppo vecchie per fare il lavoro che facevano 12 anni fa. Spero che la serie sia migliore del marketing per promuoverla, così da lasciare intatta la vera eredità della serie. I reboot sono sicuramente migliori quando rendono onore all’originale rispetto a quando lo criticano. Inoltre riescono meglio quando ascoltano i fan, soprattutto quando sono ancora così appassionati, che è poi la ragione per cui viene fatto, no? Per questo si fanno i reboot. I fan sono il motore che muove questa macchina. Per questo auguro loro il meglio e spero che la serie abbia successo“.
Così Holly Marie Combs (via TVBLOG), storica Piper di Streghe, ha pubblicamente attaccato l’imminente reboot voluto dalla The CW, scatenando la reazione di Sarah Jeffery, ovvero una delle 3 nuove protagoniste che ha così reagito all’isterismo social.
“E’ un argomento su cui non vorrei più tornare. Comprendo pienamente quanto molti amino le protagoniste originali di Streghe. Per molte e valide ragioni. Siamo davvero onorati di avere l’opportunità di dar vita a questo reboot e portare avanti temi attuali, contemporanei con una serie che non ha una, nè due ma ben TRE DONNE DI COLORE!! Abbiamo grande rispetto per le basi poste da questa serie. Ma se viene messo in dubbio il mio personaggio, o vengono dette cose inutili ma che feriscono su come siamo incapaci o maledette, difendo e difenderò sempre me stessa e le mie sorelle.
L’originale Streghe resterà per sempre intatto e sarà sempre tratto con rispeto. Vi invito ad iniziare con noi questa nuova avventura e a scoprire nuove storie. Rispetto tutto quello che dite, ma lasciateci difendere l’una con l’altra e rispettate anche le nostre di opinioni. So che la nostra serie potrà avere effetti positivi per tante donne, giovani e per chiunque sarà dalla parte giusta della storia”.