Un video potentissimo, estremamente attuale e neanche a dirlo ‘censurato’ da Youtube, perché contenente “nudità, pornografia e altri contenuti sessuali provocanti”.
Colapesce è tornato con Maometto a Milano, singolo tramutato in video da Zavvo Nicolosi. Al centro della trama una storia d’amore gay ai tempi dell’ISIS, con due uomini giustiziati dagli integralisti islamici perché ‘Infedeli’, come il titolo del nuovo disco del cantante siciliano.
‘Lo posso dire? Lo dico: quello di Maometto a Milano è il più bel video che abbiamo mai fatto. Il più ambizioso. Non lo passeranno le TV e YouTube ha deciso di renderne difficile la visione. La verità è che siamo nel 2018 e ancora abbiamo paura dell’amore’, rimarca Colapesce sui social, protagonista di un video girato in Sicilia, per pochi minuti tramutata in Siria.
Ispirato a fatti di cronaca più volte diffusi con gioia dagli esponenti dell’ISIS, il video prende una piega inaspettata dopo due minuti, quando gli sguardi interessati di due uomini si tramutano in passione. Sconvolgente, ma terribilmente reale, il drammatico finale.