“L’omofobia non esiste per fortuna né in italia, né in Europa. E’ un falso problema. Purtroppo oggi siamo dominati da una lobby gay ed Lgbt, che come ogni altra lobby dominante non ha timore di discriminare gli altri. Assistiamo ad atteggiamenti anche violenti di carattere discriminatorio da certi componenti di questa lobby, con l’obiettivo di silenziare i propri avversari, anche con la creazione di un reticolato di potere estremamente invasivo e che drena risorse pubbliche. Accusano di omofobia tutte le persone che pongono una questione centrale, ossia il tema dei figli. Questi possono nascere da una coppia omosessuale? Tutti coloro che rispondono no a questa domanda e negano la possibilità alla famiglia omogenitoriale di essere considerata tale, vengono accusati di omofobia. In Italia è l’articolo 29 della Costituzione a stabilire il concetto di famiglia e ad escludere qualsiasi forma di omogenitorialità. Il messaggio è molto semplice: permanendo la ferma condanna contro ogni forma di discriminazione, va ribadito che oggi sono le lobby Lgbt ad essere discriminatorie. L’Italia e l’Europa devono essere sensibilizzate sul rischio di creare una società senza famiglie; dietro lo slogan ‘tutto è famiglia purché ci sia l’amore’ si cela in realtà un progetto antipopolare rivolto alla distruzione delle radici della stessa cultura occidentale”.
Così Mario Adinolfi, via LoSpeciale, ha macchiato la Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia.
Qualsiasi cosa dovessi dire, sarei probabilmente querelabile.
Quindi taccio, bestemmio e saluto mr. 0,6%.