"Ho capito che quando la mente non è allineata con il corpo prima o poi deraglia e che per cambiare sesso bisogna scendere all’inferno e poi risalire."#SabrinaFerilli
Grazie per essere stati con noi.#StorieDelGenere torna giovedì prossimo su #Rai3 pic.twitter.com/vtjzpiCohg
— Rai3 (@RaiTre) 26 aprile 2018
“Ho capito che quando la mente non è allineata con il corpo prima o poi deraglia e che per cambiare sesso bisogna scendere all’inferno e poi risalire.”
Ha esordito ieri in 2° serata su Rai 3 Storie di Genere, trasmissione sul mondo transgender condotta da Sabrila Ferilli.
Otto puntate con 3 storie a puntata, andate subito incontro ad un Auditel tutt’altro che eccelso. Solo il 3.9% di share al debutto, con 562.000 telespettatori. Molto meglio andò Stato Civile, nel novembre del 2016, con 829.000 telespettatori e il 5,18% di share, ma l’Auditel in trasmissioni come queste non dovrebbe contare, passando completamente in secondo piano. Perché questo è il vero servizio pubblico, e a basso costo, tanto da applaudire la Rai per la voglia di raccontare un’Italia sempre lasciata ai margini, derisa, per non dire diffamata, e ancora oggi priva di diritti. Comunque vadano le prossime sette puntate, Storie di Genere è già un successo.