Una corte d’appello ha respinto la causa intentata dalla centenaria Olivia de Havilland contro la rete FX. La de Havilland fece causa a Ryan Murphy per diffamazione dopo aver visto “Feud”, serie antologica centrata sull’epocale odio tra Bette Davis e Joan Crawford.
Ad indossare gli abiti di Olivia è stata Katherine Zeta-Jones.
“Se una persona ritratta in una di queste opere è una star del cinema di fama mondiale – “una leggenda vivente”- o una persona che nessuno conosce, lei o lui non possiede la storia. Né lei né lui hanno il diritto legale di controllare, dettare, approvare, disapprovare o porre il veto alla rappresentazione pensata dal creatore“.
Così uno dei giudici, con Murphy che ha giustamente celebrato la vittoria in tribunale.
“E’ una vittoria per la comunità creativa e per il Primo Emendamento”. “La vittoria di oggi dà a tutti gli autori il respiro necessario per continuare a raccontare importanti storie storiche ispirate a eventi realmente accaduti. Soprattutto, è una grande giornata per l’espressione artistica, che ci ricorda di quanto sia preziosa la nostra libertà“.
Amen.