“Zazzaroni? Accetto passivamente quello che ha detto, è una sua opinione, non la condivido. Siamo nel 2018 e chissenefrega se ballo con un uomo, una donna o con un cavallo. E’ un discorso vecchio, antico, anacronistico e io ho fatto del mio ballo qualcosa di libero. Non me ne frega niente di quello che dice. Non so cosa gli sia passato nel cervello e non so come mai continui a parlare di questa cosa, si dia una calmata. Mi hanno messo in gara con un uomo, la Rai ha accettato, la accetti anche lui. Basta. Lo giudico come un cretino, un ingenuo”.
“Sono poliamoroso, ero fidanzato con due ragazzi. Ma il biondo, Stefano, mi ha lasciato il giorno prima dell’inizio della trasmissione, il moro, Pietro, mi ha lasciato per una donna. Abbiamo fatto spesso sesso in tre, certo. Un bellissimo triangolo. Sono per la libertà totale, anche a letto”. “E adesso è arrivato il principe etiope. L’ho conosciuto e lo sposo a luglio. E’ uno della casa regnante. Una sera vado a cena a Roma a girare il programma e incontro questo principe che mi fa la corte. La sera prima della puntata mi dice ‘sei pronto a sposarmi, sei stato il primo uomo a ballare con un uomo a Ballando, adesso saremo i primi uomini che si sposano in una casa reale’.
Ha 30 anni, è bello, dotato. Non compro a scatola chiusa, ci sono già andato a letto. Quando mi ricapita all’età mia, un principe, dotato, bello…”. “A me piace fare anche sesso all’aperto. Mi diverte tantissimo. Col principe l’ho già fatto sopra la sua macchina, dalle parti dello Stadio Olimpico”. “Mai stato con una donna, no, non sono lesbica, sono gay. Mai stato, assolutamente no. Ma con le donne ci ho fatto una carriera, la figa non mi fa orrore. Intanto con il ballo ho perso 23 chili, dove non è riuscita la Balivo è riuscita la Carlucci”.
“Se esiste la lobby gay? Sì, certo, ma io non non appartengo a nessuno. E non sopporto le associazioni gay. ma esiste la lobby gay. Quando scrissi il mio libro mi remarono contro. Adesso vogliono appendere il cappello sulla mia vicenda, quando fa comodo. Sono utili, ma non rompessero anche loro…”.
Così Giovanni Ciacci dai microfoni de La Zanzara, su Radio 24, tra Zazzaroni, vita privata e fantomatica lobby LGBT.
Che non esiste, purtroppo, a differenza di quelle associazioni che si fanno spesso il culo, dalla mattina alla sera, affinché omosessuali come Ciacci possano unirsi civilmente anche in Italia.
Rispetto, caro Giovanni, sempre e comunque.
Non spariamo stronzate, per piacere.