«Subito dopo le superiori, quando aveva 19 anni, Francesca cominciò a lavorare come commessa in un negozio. Il suo datore di lavoro, che aveva 30 anni e due figli, per lei era come un padre. Una sera, però, si ritrovò da sola con quest’uomo all’interno del negozio. Verso l’orario di chiusura lui la chiuse dentro e cominciò a metterle le mani addosso e la molestò». «Alle medie, quando aveva dodici-tredici anni, incontrò dei ragazzini che si approfittarono della sua bontà d’animo. Io la vedevo sempre triste, si isolava e piangeva spesso. Per un periodo sembrava volesse rinunciare a vivere, aveva cambiato il modo di vestire e andava in giro con un cappellino con la visiera per nascondersi. Insomma, voleva scomparire. Una volta i suoi amichetti le inviarono un messaggino a nome del ragazzo che le piaceva tanto per darle un appuntamento: lei era al settimo cielo e si presentò a questo incontro per conoscerlo meglio, invece una volta arrivata lì trovò il solito gruppo di bulli che la insultarono e la umiliarono. Non riuscì a smettere di piangere per ore. Anche i suoi attacchi di panico sono sicuramente dovuti alle insicurezze che quegli episodi le hanno creato».
«Ogni volta che va sotto i ferri per un intervento chirurgico mi toglie dieci anni di vita. Sono favorevole alla chirurgia plastica quando serve, ma non approvo così tante operazioni inutili. Avrà fatto dodici interventi, ormai ho perso il conto». «Lei dice di sentirsi meglio quando si opera, ma io mi auguro che sull’Isola cambi idea e che torni con più sicurezza verso se stessa. Anche perché a me piace di più così com’è, senza trucco».
Così Rita De Michele, mamma di Francesca Cipriani, racconta sul numero di Spy in edicola domani episodi inediti sulla vita della figlia, ora naufraga all’Isola dei famosi. Abusi sessuali e bullismo, per l’ex Pupa, esternamente regina degli eccessi ma sotto la maschera di oca maggiorata apparentemente segnata dai complessi. Perché nulla, o quasi, è mai come sembra.