Poco più di 24 ore e il carrozzone sanremese prenderà finalmente il via, con una quantità industriali di superospiti italiani che invaderà l’Ariston.
Dall’estero, invece, per ora poco o niente.
Sting e James Taylor, unici nomi ufficiali, con il direttore artistico Claudio Baglioni che ha fatto intendere di essere al lavoro su qualche altro artista.
E allora perché non provarci con Kylie Minogue, dico io.
La regina del pop australiano ha un singolo appena uscito, Dancing, e un album di inediti da promuovere, Golden.
Una sua apparizione al Festival con primo live tv del brano farebbe il giro del mondo, così come un suo eventuale omaggio alla musica italiana, obbligatoriamente richiesto da Baglioni.
In Italia la Minogue non si fa vedere dal lontanissimo 2011, anno del Aphrodite – Les Folies Tour, mentre al Festival dal 2002, quando il 9 marzo cantò In your eyes.
Il suo nome è conosciuto ovunque, è un’anti-diva che tutto fa tranne che le bizze, ha un album da lanciare e verrebbe a Sanremo pure con un volo Ryanair.
Caro Claudio, e portaci Kylie al Festival.