‘Dopo la morte di Gianni sono sttai pubblicati tanti libri pieni di speculazioni e bugie. Questo in particolare raccontava che Gianni prima di essere ucciso era debole perché malato di AIDS, cosa assolutamente falsa, non perché ci dovessimo vergognare, dato che Gianni è stato uno dei primi a occuparsi di questo problema insieme a me e a organizzare eventi di beneficenza e fare personalmente donazioni a tanti enti. Quindi questo è uno degli aspetti della serie tv falso. Ci sono tante altre cose false, ma si tratta di una fiction e come tale va presa. Nessuno della nostra famiglia ha voluto essere coinvolto. Mi stupisce che dopo tanti anni si manchi ancora di rispetto a una persona che non c’è più, che si voglia ancora creare lo scandalo attorno a chi non può più difendersi. Certo io e la mia famiglia ne avremmo fatto volentieri a meno. Ne faremo a meno perché il vero nostro Gianni è quello che non dimentichiamo mai, neppure per un minuto. Io questa serie non l’ho vista e non la vedrò perché anche dopo tanto tempo fa sempre male vedere Gianni rappresentato in maniera non veritiera. Penelope Cruz? Le ho parlato al telefono, è un’attrice bravissima, una persona meravigliosa e un’amica sincera. Mi fido di lei’.
Così Donatella Versace, intervistata da Natalia Aspesi su LaRepubblica, è intervenuta a gamba tesa nei confronti di American Crime Story: Versace, in onda su Fox Crime a partire dal prossimo 19 gennaio.
Dopo la presa di distanza ufficiale dell’intera famiglia dal progetto FX, diffusa tramite comunicato stampa giorni fa, il bis targato Donatella.