Negli ultimi giorni è stato inaugurato in Vaticano il tradizionale presepe di Piazza San Pietro.
Nulla di clamoroso se non fosse per le provocazioni seminate da Antonio Cantone, che l’ha progettato.
Donato dall’abbazia benedettina di Montevergine, il presepe del 2017 vede uno sgnacchero seminudo, alla destra dei Re Magi, che prova a mendicare una tunica.
“Il presepe di quest’anno, eseguito nello stile tipico dell’arte napoletana, si ispira alle opere di misericordia”, ha commentato Papa Francesco durante la sua inaugurazione, con Facebook, incredibile ma vero, che ha inizialmente rifiutato la sua condivisione social, in quanto contro le linee guida sulle “immagini sessualmente allusive o provocatorie”
Life Site News sottolinea come l’abbazia che ha donato il presepe ospiterebbe un ritratto della Vergine Maria particolarmente amato dai cattolici LGBT d’Italia – la Madonna di Montevergine. Intercettato per un commento, Antonello Sannini, presidente di Arcigay Napoli, ha elogiato il presepe.
“Per la comunità omosessuale e transessuale a Napoli, è un importante simbolo di inclusione e integrazione”.
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