3 giorni dopo aver denunciato comportamenti omofobi da parte di due buttafuori in due locali di Pietralata, il ballerino Angelo Recchia ha annunciato che da parte dei rispettivi staff c’è stata piena collaborazione per individuare i responsabili, con immediati e seri provvedimenti presi a loro carico.
Inevitabili, direi, conoscendo il taglio da sempre gay-friendly dei due locali, Lanificio in testa, evidentemente macchiati dalla classica mela marcia. Da me contattato, lo staff del Lanificio ha così replicato all’intera vicenda:
‘I provvedimenti che decidiamo di prendere avverranno in maniera totalmente privata. Ti ribadiamo che la politica del Lanificio è gestire ogni tipo di criticità in forma privata e con i diretti interessati, senza per questo dover fare pubblici proclami o darne comunicazione all’esterno.
Il Lanificio non è omofobo e non lo è mai stato, non ha mai fatto discriminazione di genere, di razza, di classe sociale e, trattandosi di un esercizio commerciale privato attivo nel settore dell’intrattenimento e della ristorazione, non si è mai schierato politicamente.
Quello che abbiamo letto in questi giorni, i commenti qualunquisti e aggressivi di tanti utenti che hanno commentato sulla tua e altre pagine che hanno condiviso le prime parole di Angelo, le minacce e i ricatti ricevuti, l’assoluta mancanza di verifica dei fatti applicata da molte pagine o fonti di informazione gay/lgbt, hanno leso pesantemente e in maniera totalmente errata l’immagine del Lanificio.
Quello che ci sentiamo di dichiarare a te e a tutti quelli ci hanno insultato è che noi cerchiamo di far divertire le persone, vi invitiamo a venire a conoscerci davvero, a moderare i toni, a rispettare le persone sempre e comunque‘.