Peggiora di giorno in giorno l’omofobia egiziana, con la polizia che starebbe utilizzando Grindr per attirare i gay e arrestarli.
Dalia Abdel-Hameed ha riferito al giornale The Age l’ultima strategia delle forze di polizia egiziane per rastrellare gli omosessuali, prima avvicinati tramite app, rimorchiati e infine sbattuti in galera.
Una repressione che è iniziata il mese scorso, quando durante un concerto di Mashrou ‘Leila, a Il Cairo, quasi 60 persone sono state incarcerate con l’accusa di aver sventolato una bandiera rainbow.
“Le persone vivono nella paura e nella persecuzione”. “Questa è indubbiamente la più grande crisi a cui abbiamo mai assistito”.
La scorsa settimana il deputato Riyad Abdel Sattar ha presentato una proposta di legge per rendere illegale l’omosessualità, e non solo i rapporti sessuali, con carcere immediato da uno a 3 anni per chiunque si ‘occupi’ di omosessualità, tanto in pubblico quanto in privato.
Per provare a combattere questo autentico delirio, Grindr e Hornet pubblicano costantemente avvisi di sicurezza in arabo proprio per mettere in guardia gli utenti da possibili ‘trappole’ da parte delle autorità.