A inizio 2017 Calvin Cooksey, padre naturale di Frank Ocean, ha trascinato il figlio in tribunale per diffamazione, chiedendo lui 14,5 milioni di dollari (13,5 milioni di euro) di risarcimento.
Il motivo?
Un post apparso sul TUMBLR del cantante poche ore dopo la strage al Pulse di Orlando, in cui Ocean raccontava un aneddoto di pura transomofobia legato alla propria infanzia.
“Avevo sei anni quando sentii mio padre dare del “frocio” a una cameriera transgender, poi mi trascinò fuori dalla tavola calda del quartiere dicendo che non voleva essere servito perché la ragazza era sporca”. “Quella è stata l’ultima volta che ho visto mio padre e la prima volta che ho sentito quella parola.”
Cooksey ha intentanto causa al figlio perché con quelle dichiarazioni pubbliche avrebbe “danneggiato le sue opportunità economiche nel cinema e nella musica.”
Tutte cagate. Un giudice ha infatti cestinato la richiesta milionaria di Calvin, rigettando completamente la querela.