“Mi spiace che Predolin sia rimasto negli anni ’80. L’Italia è cambiata e migliorata. Sei rimasto indietro di trent’anni. Dici cose inammissibili in un paese civile e perbene. Non sei in grado di far veicolare messaggi altrimenti tutto il lavoro che abbiamo fatto è stato inutile”.
Così Alessandro Cecchi Paone, ospite di Barbara d’Urso a Domenica Live, ha commentato le tante, troppe esternazioni di Marco Predolin, cacciato dalla casa del Grande Fratello Vip per una bestemmia. L’ex Talpa, sentitosi braccato dagli ospiti in studio, tra le quali Eva Grimaldi, ha provato a motivare le proprie parole.
‘Ho detto che due uomini che si baciano mi fanno ridere, non mi fanno schifo. Da quando sono bambino, sento le persone dire queste cose e fanno ridere. Ho già chiesto scusa in tutti i modi. Sono il classico uomo e sono fiero di essere il classico uomo! Per me non è un’offesa. Sono il classico uomo italiano! W l’uomo italiano! Devo essere crocifisso perché uomo? Perché state strumentalizzando? Avete la coda di paglia! Io rispetto ogni forma di amore. Io, davanti a chi vuole rappresentare l’amore con il turbante in testa e sculettando, rido. Non ho criticato l’omosessuale, ho solo criticato Malgioglio che si mette in vista. Non ho nessuna difficoltà nel chiedere scusa se ho offeso i gay‘.
A calmare le acque è poi intervenuta Barbara d’Urso. Sempre più regina rainbow.
‘Il classico uomo italiano, il vero uomo italiano non è questo, ma quello che rispetta due uomini che si baciano. E ti spiego perché. Siamo ancora indietro tantissimi anni, in Italia. L’altro giorno hanno ammazzato di botte un regista solo perché omosessuale. Se tu vai nella casa del GF hai una responsabilità, e non puoi dire che un uomo si può baciare con un uomo, anche se lo dici giocando. Tu lo sai che un 18enne è stato cacciato di casa perché gay, siamo ancora arretrati, noi, te, loro, abbiamo una responsabilità enorme. Enorme. Io amo due uomini, due donne, due bimbi che si baciano. Perché è uguale. Se a te fastidio tienilo per te. Non lo dire’.QUEEN Barbara.