E’ indubbiamente uno dei momenti più riusciti e originali di Ammore e Malavita, nuovo film dei Manetti Bros visto in Concorso al Festival di Venezia e da oggi nelle sale d’Italia.
What a feeling di Giorgio Moroder, canzone premio Oscar nel 1984 grazie a Flashdance, diventa infatti “L’ ammore overo” in una corsia d’ospedale con GIAMPAOLO MORELLI e SERENA ROSSI, protagonisti di un musical partenopeo in cui l’eccesso è di casa (qui la mia recensione).
Ciro è un temuto killer. Insieme a Rosario è una delle due “tigri” al servizio di don Vincenzo (Carlo Buccirosso), “o’ re do pesce”, e della sua astuta moglie, donna Maria (Claudia Gerini). Fatima è una sognatrice, una giovane infermiera. Due mondi in apparenza così distanti, ma destinati a incontrarsi, di nuovo.
Una notte Fatima si trova nel posto sbagliato nel momento sbagliato. A Ciro viene dato l’incarico di sbarazzarsi di quella ragazza che ha visto troppo. Ma le cose non vanno come previsto. I due si trovano faccia a faccia, si riconoscono e riscoprono, l’uno nell’altra, l’amore mai dimenticato della loro adolescenza.
Per Ciro c’è una sola soluzione: tradire don Vincenzo e donna Maria e uccidere chi li vuole uccidere.
Nessuno può fermare l’amore.
Inizia così una lotta senza quartiere tra gli splendidi scenari dei vicoli di Napoli e il mare del golfo. Tra musica e azione, amore e pallottole.
E le coreografie di Luca Tommasini.