“Un’aggressione prettamente in linea con le terribili iniziative di queste associazioni #Cattointegraliste che continuano a proporre assurdi #manifesti contro le #FamiglieOmogenitoriali. Il clima è assolutamente irrespirabile: abbiamo paura e viviamo il #terrore di un’#omofobia #dilagante.
A Sebastiano Riso va tutta la mia #solidarietà! La sua #aggressione è il nitido specchio della condizione di #degrado #culturale, #economico e #morale in cui grava la città di #Roma, ormai #capitale della #bruttezza. Ancora mi chiedo dov’è la #giunta? Dov’è questo #sindaco?
Perchè questa città possa essere ancora la città accogliente che ha visto vicino a sé, negli anni passati, amministrazioni attente, e in prima linea per le battaglie delle persone #omosessuali, urliamo a squarciagola: Virginia Raggi, se ci sei batti un colpo contro l’#omofobia!!“.
Per una volta d’accordo con Imma Battaglia, come tutti noi sconcertata per l’ennesima aggressione omofoba avvenuta nella Città Eterna.
Vittima un regista, aggredito perché gay e autore di un (brutto) film che tratta il delicato tema della maternità surrogata. Una famiglia, da una settimana in sala.
Sindaca Raggi, che nulla ha fatto contro lo scempio del Bus della Libertà e che nulla sta facendo nei confronti della promessa pedonalizzazione della gay street, batta un colpo.
Se ci riesce.