L’ennesima follia omofoba da parte dell’amministrazione Trump è diventata realtà nelle ultime ore.
Il Dipartimento di Giustizia ha infatti implicitamente sostenuto che un datore di lavoro possa licenziare un dipendente sulla base del suo orientamento sessuale.
Tutto nasce da una causa indetta da un ex dipendente di Altitude Express, a suo dire licenziato nel 2010 perché gay.
Ebbene prima che i giudici intervenissero, decidendo se la legge sui diritti civili del 1964 che impedisce la discriminazione basata sul sesso possa anche essere applicata all’orientamento sessuale, il Dipartimento di Giustizia ha detto la sua. Negando questo accostamento.
“C’è una differenza intuitiva tra il sesso e l’orientamento sessuale”, ha precisato Hashim Mooppan, avvocato del Dipartimento di Giustizia, aggiungendo come i datori di lavoro siano autorizzati a “regolare i comportamenti sessuali fuori dal lavoro”. Leggi discriminazioni per adulterio, promiscuità e/o orientamento sessuale.
Il caso, che potrebbe chiaramente fare giurisprudenza spalancando le porte dell’inferno, rischia di finire alla Corte Suprema.