Azerbaijan, un centinaio di ragazzi gay rapiti, arrestati e torturati

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Dopo l’omocausto ceceno, su cui è sceso un inquietante muro di silenzio, ecco arrivare l’Azerbaijan.
A Baku, capitale dove anni fa si tenne un’edizione dell’Eurovision, la polizia avrebbe arrestato oltre 100 ragazzi omosessuali, portando avanti una campagna “contro la prostituzione e la diffusione di malattie“.
Le associazioni LGBT del Paese parlano di una vera e propria caccia all’uomo, che ha portato ad arresti, rapimenti e torture. Per poter tornare liberi è obbligatorio fornire nomi e indirizzi di altri ragazzi gay, in modo da far proseguire la mattanza.
La paura regna sovrana in tutta Baku, è evidente, mentre i media tacciono e dal governo replicano con indifferenza alle timide proteste rainbow.

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