10 giorni ancora e Will & Grace sarà di nuovo in onda con l’attesissima nona stagione.
16 episodi che vedranno Sean Hayes ritrovare gli iconici abiti di Jack McFarland, a lungo accusato di essere una ‘macchietta’ omosessuale.
Critiche spedite al mittente dallo stesso attore, che solo 7 anni fa, nel 2010, ha fatto pubblicamente coming out.
‘Sono gay anche io e in qualche modo mi comporto come Jack nella vita reale. E allora? Trovo ridicolo discutere del ‘livello’ di omosessualità di Jack. Come si può essere ‘troppo’ gay?’.
Quesito che non fa una piega, anche se purtroppo in voga anche tra gli stessi omosessuali. Quanti, sui social e sulle app, denigrano i ragazzi esageratamente ‘effemminati’, o anche solo molto espliciti e colorati, puntandogli il dito contro. Quanti sbandierano fastidio nei loro confronti, neanche stessero minando le loro sicurezze psico-fisiche. Come se nel mondo eterosessuale esistesse una distinzione tra etero ‘riservati’, etero ‘maschili’, etero ‘moderati’ ed etero ‘esagerati’.
Persone ‘troppo etero’, tanto da far vergognare gli altri appartenenti alla categoria.
Assurdità, è indubbio, con cui chiunque di noi ha spesso avuto che fare, nel bene e nel mare.
‘Come si può essere ‘troppo’ gay?’, si chiede Sean Hayes. Mai domanda fu più sensata.
Siamo quel che siamo, con i nostri difetti e i presunti cliché, tutto il resto è inutile rompimento di cazzo.