Tra le motivazioni elecante da Donald Trump per bandire le persone transgender dall’esercito ci sono i fantomatici costi medici a loro attribuiti da far digerire al Pentagono. Tutto falso. Secondo le cifre di spesa relative al 2014, al 2015, e al 2016, ci sono stati costi superiori fino a 10 volte per le disfunzioni erettili dei soldati eterosessuali. Solo nel 2014 il Pentagono avrebbe speso 84 miliardi di dollari in tal senso, seminando Viagra e Cialis come se non ci fosse un domani. Nel 2016 il costo medico per il personale transgender nell’esercito sarebbe ammontato a meno di 9 milioni di dollari. Contro 84 miliardi per piselli mal funzionanti.
Nel frattempo il generale Joe Dunford, capo degli Stati maggiori congiunti, ha ufficialmente ordinato a tutti i soldati e ufficiali di ignorare la messa al bando dei transessuali ieri annunciata da Donald Trump.
L’attuale politica di apertura decisa dall’ex presidente Barack Obama nel 2016, ha precisato Dunford, resterà in vigore fino a quando Trump non darà un ordine formale al Pentagono e al ministro della Difesa, James Mattis.
Un cinguettio notturno, vivaiddio, fortunatamente non basta.
“Nel frattempo, continueremo a trattare tutto il nostro personale con rispetto. Alla luce della nostra attuale lotta e alle sfide che stiamo affrontando, resteremo concentrati sul compimento delle missioni che ci sono state assegnate”.
Quel rispetto che Trump, ancora una volta, ha seppellito sotto il peso delle diffamanti menzogne.