Negli ultimi tempi assistiamo a un’escalation di discriminazioni verso le quali spesso non sappiamo come agire.
Case in affitto ma “NO agli stranieri”.
Lavoratori licenziati o mobbizzati perché trans, stranieri o disabili.
Albergatori, ristoratori, strutture ricettive che affermano espressamente di non accettare: gay, lesbiche, trans, stranieri.
Tutto ciò è davvero lecito?
E’ davvero possibile o ammesso dalla Legge?
La regola per cui a casa nostra, nel nostro ristorante, nel nostro albergo possiamo scegliere chi far entrare e chi no, supera i principi di eguaglianza e di parità di trattamento?
La risposta è NO!
Proviamo quindi a capire cosa prevede la Legge e cosa fare quando si è vittima di una discriminazione.
In Italia, come nel resto d’Europa, esistono delle specifiche leggi contro le discriminazioni.
I Decreti Legislativi 215 e 216 del 2003 riguardano la parità di trattamento fra le persone indipendentemente dall’origine etnica, dalla provenienza, dalla religione, dalle convinzioni personali, dalle disabilità, dall’età e dall’orientamento sessuale.
Il principio di parità di trattamento stabilisce che NESSUNO può essere trattato meno favorevolmente di altri in ragione della sua origine etnica, provenienza, religione, delle sue convinzioni personali, disabilità, età’ o orientamento sessuale.
Questo principio si applica:
All’accesso al lavoro, sia autonomo che dipendente.
All’assistenza sanitaria;
Alle prestazioni sociali;
All’istruzione;
All’accesso a beni e servizi, incluso l’alloggio.
Chi è vittima di una discriminazione in base ai fattori su elencati, può rivolgersi ad un Giudice e chiederne la rimozione oltre al risarcimento del danno.
La sentenza che condanna la parte a risarcire il danno per la discriminazione può anche essere pubblicata sui maggiori organi di stampa.
Oltre ai rimedi previsti dalla Legge, nelle nostre mani esistono altri potenti strumenti per lottare contro le discriminazioni.
Di seguito ne elenchiamo alcuni.
BOICOTTAGGIO: è di gran lunga lo strumento più immediato nelle mani di tutti noi consumatori. Scegliamo cosa comprare, dove e come in modo critico e boicottiamo chi non rispetta i principi di uguaglianza e non discriminazione.
Ieri in Calabria due ragazzi sono stati costretti a cancellare una prenotazione perché una struttura ricettiva non accetta “gay e animali”.
La Casa Vacanza si chiama CIUFO ed è a Santa Maria di Ricadi in provincia di Vibo Valentia: BOICOTTIAMOLA ED INVITIAMO A FARLO!
Possiamo anche segnalare l’episodio all’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni su www.unar.it
Per verificare se Casa Vacanza il CIUFO sia in regola con ogni permesso è possibile contattare il Comune di Ricadi allo 0963/663001
Fa qualcosa anche tu!
Firma questa petizione per dire BASTA alla discriminazione!
Cliccando qui potrete firmare la petizione on line lanciata da Cathy La Torre, tra i fondatori di GayLex, nella speranza che prima o poi una legge contro l’omofobia possa diventare realtà anche in questo meraviglioso e disastrato Paese.