Andrew Garfield chiarisce le dichiarazioni sul suo ‘essere gay senza l’atto fisico’

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‘Ogni domenica ospitavo otto amici a casa e guardavamo Ru. Ogni singola stagione di RuPaul. Le abbiamo viste tutte. Questa era la mia vita al di fuori dell’opera. Sono un uomo gay adesso, ma senza l’atto fisico’. ‘Potrebbe accadere più avanti nella vita e sono certo che sarà bellissimo poter esplorare quella parte del giardino, ma per ora vivo bene nella mia area’.

Così Andrew Garfield, settimane fa, ha commentato la sua partecipazione teatrale ad Angels in America – Fantasia gay su temi nazionali di Tony Kushner, suscitando non poche polemiche all’interno della comunità LGBT.
Ospite della BBC, il penultimo Spider-Man cinematografico è così tornato sull’argomento, precisando quanto detto.

«Quella discussione era relativa allo spettacolo». «Volevo far capire quanto profondamente sono grato per poter lavorare su un argomento così profondo». «È una lettera d’amore alla comunità LGBTQ. Stavamo discutendo su come ci si prepara a un progetto così importante e così grande e io in pratica ho detto: “Mi ci sono immerso il più profondamente possibile”». «Angles in America» è una produzione teatrale acclamata dalla critica che indaga le attitudini verso la razza, la politica e la sessualità negli Stati Uniti del 1980, in piena crisi da Aids. «L’intenzione dei miei commenti era di esprimere il mio desiderio di interpretare questa parte al meglio delle mie abilità e di immergervi completamente in una cultura che adoro».

Insomma, polemica archiviata.

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