Conservatrice ma al fianco degli omosessuali. Almeno a parole.
Theresa May, premier britannico uscita senza maggioranza dalle ultime elezioni e di fatto costretta ad allearsi con gli omofobi estremisti del Democratic Unionist Party, ha voluto inviare il proprio videomessaggio al London Pride di sabato pomeriggio.
Oltre 1 milione di persone hanno invaso Londra per celebrare i 45 anni della celebre sfilata, mai tanto partecipata e con la May in prima linea. Tra i ‘buuuu’.
“Il Regno Unito continuerà a sostenere i diritti umani, sfidando a tutti i livelli quei politici che criminalizzano l’omosessualità o praticano la violenza e la discriminazione contro le persone LGBT. Dobbiamo cancellare il bullismo omofobo dalle scuole e debellare il crimine omofobo e tranfobico”.
Parole da applaudire, se non fosse per la storia politica della May, da sempre poco vicina alla comunità LGBT. L’alleanza con il DUP non ha fatto altro che ampliare ancor di più il distacco dal mondo LGBT britannico, tant’è che quando questo videomessaggio è stato proiettato in piazza, al termine del Pride, sono piovuti fischi.