Per il 3° anno consecutivo il Pride di Istanbul, dichiarato ‘illegale’ da Erdogan, si è tramutato in una mattanza.
Centinaia di poliziotti in tenuta antisommossa hanno caricato e pestato i manifestanti, con gas lacrimogeni, idranti ad altezza uomo, arresti di massa e proiettili di gomma.
Nella giornata di ieri il Pride era stato ‘cancellato’ e di fatto non autorizzato dal Governo a causa delle minacce arrivate dagli estremisti di destra.
Una scusa, la solita, per tramutare in illegale la sfilata dell’orgoglio omosessuale.
Gli organizzatori, come avvenuto negli ultimi due anni, non si sono fatti lasciati intimidire scendendo comunque in strada, pacificamente.
Questo è quello che si sono trovati davanti.
Mentre l’Europa, schifosamente, tace. Ma l’arcobaleno, apparso dal nulla tra gli schizzi d’acqua, vince sempre.