Non solo Beppe Sala a Milano, in testa al corteo.
Anche le principali istituzioni politiche di Napoli e del Lazio hanno voluto partecipare al Napoli Pride e al Latina Pride, con il Sindaco Luigi De Magistris e Nicola Zingaretti, presidente di regione, in prima fila.

“La lotta per i diritti e lagiustizia è l’elemento costitutivo di questa città”. “Non a caso siamo la città delle Quattro giornate, nella nostra amministrazione si è fortementeconsolidata la strada per la lotta per i diritti, insieme con tutta la comunità Lgbt”. “Il registro delle unioni civili, la trascrizione dei matrimoni dello stesso sesso contratti all’estero, il testamento biologico sono solo alcune delle cose che abbiamo fatto”. “Napoli è sempre stata in prima linea, questo grazie alle persone di Napoli, alle varie comunità qui presenti, alla civiltà giuridica e al profondo sentimento umano di questa città e la voglia di questa amministrazione di attuare, non a chiacchiere, ma a fatti la Costituzione”.

Queste le parole del Sindaco campano, che nella giornata di ieri aveva esposto una gigantesca bandiera arcobaleno sul palazzo del Comune, mentre Zingaretti ha promesso nuove case d’accoglienza per i giovani LGBT bisognosi d’aiuto. Una politica inclusiva, la loro, che non ha timore di metterci la faccia, di esporsi in prima persona e di prendere una posizione netta e chiara nei confronti di una sacrosanta battaglia che non dovrebbe conoscere dissensi. Perché centrata sui diritti. Ai tanti, troppi sindaci/politici locali assenti, per non dire troppo spesso silenti, un consiglio sincero: questo è il futuro. Anzi, è in parte già il presente. Svegliatevi.