E’ un sondaggio clamoroso quello portato avanti da Pride.
A Londra, infatti, il 42% degli omosessuali intervistati ha dichiarato di aver subito abusi verbali o fisici negli ultimi 12 mesi.
Percentuali altissime, con il 68% di questi preoccupati di poter diventare vittime di un crimine dettato dall’odio omofobo.
Segno di una ‘paura’ in crescita, di un’accettazione meno palese e di un momento storico altamente critico persino nella Capitale d’Inghilterra.
Dal 2014 ad oggi, ovvero da quando i matrimoni LGBT sono diventati legge nel Paese, c’è stato un +35% di crimini omofobi in città, con insulti più o meno quotidiani tra ‘minacce di morte sul bus’, ‘inseguimenti in strada’, botte e violenti frasi.
Solo uno su tre ammette di aver denunciato, con il rapporto che crudelmente sentenzia:
‘Molte persone pensano che Londras sia una città progressista, ma l’odio è anche qui un grosso problema per la comunità LGBT”.
Forse anche per questo motivo la città è stata tappezzata con i manifesti di una nuova campagna che incoraggia le vittime di omofobia a farsi avanti e a segnalare qualsiasi crimine d’odio.
On line anche un sito ad hoc, hatehappened.com, per mettere un freno ad una piaga che non conosce nazionalità.