‘Posso dirti questo… come Capo dello Stato credo sia mio dovere mantenere i valori tradizionali e i valori familiari. Perché? Perché i matrimoni gay non producono figli. Dio l’ha deciso, e noi dobbiamo occuparci dei tassi di natalità nel nostro Paese. Dobbiamo rinforzare la famiglia. Questo non significa che ci sia alcuna persecuzione contro qualcuno. L’adozione gay non viene accettata dai russi. Lo dico francamente. A mio parere, i bambini sono più liberi nelle proprie scelte se cresciuti in una famiglia tradizionale. In Russia non esiste una situazione come in alcuni paesi musulmani, in cui gli omosessuali sono condannati a morte. Non abbiamo nessuna restrizione o molestia, basata sulla sessualità. Inoltre, molte persone parlano esplicitamente del loro orientamento sessuale non tradizionale. Noi manteniamo rapporti con loro e molti di loro ottengono risultati eccezionali nelle loro attività … ricevono persino premi e riconoscimenti statali per i loro successi‘.
Un Vladimir Putin a tutto campo, quello che si è concesso ad Oliver Stone per il doc Showtime The Putin Interviews.
Un Putin che disegna una Russia tutt’altro che omofoba e in cui i gay possono ‘persino’ vincere premi, ma mai e poi mai giurarsi amore eterno. Peccato che non esista miglior premio di un diritto universale.